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Con gli Omega 3 sale il rischio di cancro alla prostata

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Fonte - http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/13_agosto_12/omega-3-cancro-prostata_389c391a-f9ef-11e2-b6e7-d24d1d92eac2.shtml Nuove conferme per un’ipotesi già avanzata da altre ricerche: gli uomini con elevate concentrazioni di acidi grassi hanno il 71 per cento di probabilità in più di ammalarsi MILANO - Gli acidi grassi Omega 3, considerati un toccasana per tenere a bada i trigliceridi e aiutare il cuore, sarebbero però responsabili di un consistente aumento del rischio di sviluppare un tumore alla prostata. Lo sostiene una ricerca pubblicata sul Journal of the National Cancer Institute da un team di ricercatori americani del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, guidati da Alan R. Kristal e Eric A. Klein, i cui esiti indicherebbero una crescita di ben il 71 per cento delle probabilità di ammalarsi di cancro alla prostata per gli uomini che hanno elevate concentrazioni di acidi grassi nel sangue. I primi indizi sulla «pericolosità» degli Omega 3 erano emersi in uno studio del 2011 e oggi arrivano nuove conferme dall’analisi dei dati relativi a oltre 800 uomini con un carcinoma prostatico, facendo sospettare sempre più un loro ruolo nella formazione del tumore. CONFERME SUI RISCHI - «È noto che l’infiammazione possa avere un ruolo nello sviluppo dei tumori – commenta Bernardo Rocco, specialista in Urologia alla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinicodi Milano e direttore scientifico Fondazione per la Ricerca e la Terapia in Urologia – e per questo è stato suggerito il possibile effetto protettivo di sostanze con un qualche ruolo anti infiammatorio. Non senza sorpresa per gli autori di questo studio, gli Omega 3 farebbero invece crescere il rischio di carcinoma prostatico. La mancanza di una chiara spiegazione del perché sostanze con un possibile ruolo protettivo si siano rivelate potenzialmente pericolose ha spinto i diversi autori a rivelare con cautela i propri risultati negli studi precedenti, ma quest'ultimo lavoro sembra proprio confermare i sospetti». Purtroppo ancora non è chiaro per quale motivo queste sostanze non abbiano un effetto benefico e anzi appaiano favorire la cancerogenesi. «Inoltre, dobbiamo aggiungere anche le conclusioni di un altro studio recente che indicano che l'utilizzo di Omega 3 non ridurrebbe il rischio di morte legato a patologie cardiovascolari. Quindi, a fronte di una mancanza di beneficio sul fronte cardiovascolare e una sempre più evidente correlazione con lo sviluppo di tumore prostatico, dobbiamo seriamente riconsiderare con molta cautela l'utilizzo di queste sostanze». Vera Martinella (Fondazione Veronesi)